mercoledì 5 novembre 2008

Storia

Anche questa è andata. Ha vinto. Sarà il primo Presidente Nero. Ho seguito tutta la nottata elettorale, e devo dire che è stata davvero coinvolgente. Alla chiusura dei seggi sulla costa occidentale, a mezzanotte, Obama è stato confermato 44° presidente eletto degli stati uniti d'america. Più che altro mi hanno colpito i discorsi fatti. Di Obama, che devo dire essere un vero animale da palcoscenico. Niente a che vedere col coniglietto con le orecchie a sventola e gli occhietti tondi tondi e vicini vicini. Ha fatto un discorso che potrei dire memorabile. Vero, è solo la mia opinione, ma mi è piaciuto davvero. Vero, è stato sicuramente preparato in ogni singola frase parola virgola pausa, ma mi è piaciuto davvero. E anche il modo con cui ha detto "... and I will be your President, too" mi è piaciuto davvero. Non preoccupatevi, non mi sto americanizzando così tanto. Però il confronto coi nostri viene spontaneo. A parte, una considerazione sulla velocità delle operazioni di spoglio: dopo tre ore dalla chiusura dei seggi sulla costa orientale (e quindi anche qui in Georgia), questi avevano contato qualcosa come 43 milioni di schede. Che sono più di tutte quelle che votiamo in Italia. In tre ore. Noi quanto ci mettiamo? Trenta ore, forse. Bah, pace. A parte tutto, sono contento di aver visto la Storia in diretta, e di essere stato qui. Credo proprio che me lo ricorderò. Last but not least, onore ai vinti. Devo dire che anche Senator McKane (come lo chiamano qui, citando simpaticamente il Cittadino Kane di Quarto Potere - anche se dal suo punto di vista forse la citazione simpatica non è) ha dato prova di essere vero uomo d'onore. Appena ha capito che non c'era più niente da fare, è uscito, ha parlato, si è preso i fischi, e si è anche addossato la colpa. Dicendo alla fine "... today, I was a candidate for the highest office in the country I love so much. And tonight, I remain her servant". Certo, pensato e provato anche questo. Ma anche qui, il confronto con i nostri viene spontaneo.

1 commento:

dancin' fool ha detto...

francesco, sono felicissima.
ho letto anch'io del discorso di McKane (!), gentile e "toccante" a suo modo.
Sì, stendiamo un velo pietoso su "quelli di qui".
E speriamo di poter avere l'opportunità prima o poi di vivere un momento del genere da più vicino... prima di essere tutti migranti.