'Round Midtown

Oggi era bello. Una bella giornata soleggiata, e sono andato in giro per il mio nuovo quartiere con la mia fedele macchina fotografica per fare un bel reportage di cosa c'è qui intorno. Se volete, trovate qualche foto sul mio "Faccialibro" (cliccateci sopra!).

Chillin' in Midtown Atlanta

Finalmente un Sabato Sera. Molto americano. Siamo usciti a mangiare, e siamo andati al Vortex. Un bel posto dove all'ingresso c'è un simpatico signore, di cui alla sera è possibile vedere solo il sorriso (se sorride), che ti chiede gentilmente la tua ID. Se non hai 18 anni, puoi tornare a casa. Perchè al Vortex Bar & Grill, il cliente NON ha sempre ragione. Il Vortex è un posto dove il cibo viene prima di tutto. C'è la miglior carne, per i migliori hamburgher di tutta Atlanta. Il piatto forte è il Coronary Bypass Hamburgher. Il nome dice tutto, direi. Se volete, lo potete ordinare per 8.25$, ed avrete tutto il ben di dio che vedete nella foto sotto. Titanico.

Finalmente qualcosa da fare!

Bene. Questi sono i vantaggi di abitare in un grande palazzo. Dopo l'ultima "Neighborhood Cleanup", un'occasione in cui tutti i residenti si trovano per andare in giro per strada a pulire il circondario, il prossimo evento è il favoloso "Mayfair Tower Happy Hour"!!

Finalmente qualche cosa di interessante da fare! La location è il rinomato ristorante Mitra, che ha avuto riconoscimenti a bizzeffe...
Inoltre, direi che un attestato di Best of Award of Excellence come quello a fianco fa ben sperare!!

Grandi aspettative per la serata di Giovedì! Vi farò sapere cosa succederà...

Frankie's got (another) car

Ebbene sì, non era pensabile riuscire a sopravvivere senza un adeguato mezzo di locomozione. Ho fatto due conti su Google Earth con il righello:

• Trader's Joe è a 2 km
• Il College of Management è a 1.7 km
• Tutti gli altri negozi/supermercati sono a 2.5 km

Non sono distanze enormi, ma casa è il centrostella. Tutte le destinazioni sono in direzioni divergenti da casa, quindi ad esempio per fare CoM,Trader's Joe, Casa, il tutto diventa 4.5 km.
Scoraggiato, mi sono affittato una macchina. Una stupenda Kia Spectra, di cui vedete una meravigliosa foto sotto!! Che gran viaggiare direbbe il nonno! :)

Questa purtroppo non è divertente come la Dakota, ma almeno è solo un 2000 (con 138 HP) e fa ben 9.6 km con un litro in città, contro i 5,6 della Dakota...

Temporale (dentro al supermercato)

Gli americani sono strani, lo sappiamo. Molto strani. Ma riescono ad inventare cose veramente fuori dalla portata della più fervida immaginazione. Ieri ero al supermercato a fare la spesa, un bel supermercato dove si possono comprare anche i cibi freschi. Ero vicino al reparto della frutta e della verdura esposte a vista, con le cassette come da noi, e stavo cercando di decidere quale succo di frutta avesse la confezione più piccola. Ad un certo punto sento un tuono da temporale. Penso: cavolo, ok che fuori piove, ma sentirsi cosi tanto... Al che mi giro, e vedo che lo scaffale frigorifero dove c'è la verdura stava innaffiando automaticamente il suo freschissimo contenuto. Per dare l'idea di un cibo fresco, e che più fresco non si può, ti fanno sentire anche il suono del temporale quando annaffiano la verdura. E tu, contento, la compri come se fosse appena colta dal campo. Ancora umida di pioggia.

Ah, alla fine ho optato per una confezione da 1/2 gallone di succo di frutta, equivalente a circa 2 litri. Era davvero la più piccola.

My cubicle

Ecco qui le foto del mio meraviglioso ufficio-cabina. Sì, trema sempre. Sempre. Ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Ieri ho anche conosciuto il mio compagno-fantasma, che non c'è mai. James è un professore associato di Financial Accounting. Materie esotiche direi... almeno per me! Però è molto simpatico. He is from Memphis, Tennessee. Già, proprio la casa di Elvis the Pelvis. Come potete vedere dalla foto sotto, non è un tipo molto ordinato. Gli piace dare un'impronta personale agli spazi in cui vive. Un'impronta "vissuta", direi.

Time Machine

Oggi mi sono calato nel ruolo del vero americano anni '50. Ecco cosa ne è uscito. Nemmeno male no? :)

PS: se volete su Facebook ce ne sono molte altre...

PPS: e se volete farvi le vostre, http://www.yearbookyourself.com

Condizioni avverse

Visto che sono ormai convinto nella mia corsetta quotidiana, anche oggi mi sono cambiato, mi sono messo le scarpe, e sono sceso. Tutto ok, se non fosse appena sono uscito dal palazzo, mi sono fatto la doccia. No, non pioveva. Ci sono 27°, temperatura di per sè ottima, ma al 75% di umidità. Ho cominciato a sudare. Tanto. E da fermo. La corsa l'ho fatta comunque, ma non credo che nel caso la ripeterò.
Rientrando, ho visto una delle cose più incredibili: sui vetri dell'atrio di ingresso, c'era la condensa. Come quando in inverno si fa bollire l'acqua per la pasta. Ma al contrario. La condensa era FUORI. E' vero, anche se sembra andare contro le leggi della fisica.

Memorandum: ricordarsi sempre di guardare le condizioni meteo prima di andare a correre.

A new research topic

Avendo ricominciato a lavorare, ed essendo in una nuova terra, devo anche trovare nuovi temi di ricerca. Non sia mai che mi fossilizzo sugli argomenti di sempre. Perciò ho deciso che il mio prossimo tema sarà il seguente:

Uno studio empirico sull'affidabilità degli sciacquoni automatici nei bagni dipartimentali.

Forse sono uno dei pochi a non saperlo, ma qui in america sanno fare tante magie. Oltre alla asciugatrice, hanno i bagni che tirano l'acqua da soli, al momento giusto! Grande mago! Very difficult...

Il fatto è che l'altro giorno sono andato nelle restroom (già, ora so anche come si chiamano) e ad un certo punto lo sciacquone ha cominciato a funzionare. Da solo.
Oggi, preso da curiosità, ho ripetuto l'esperimento (Galileo docet). E lo sciacquone, puntualmente, "si è tirato" da solo. Magia!

Lunedì vi aggiornerò con nuovi dettagli. Amici mi suggeriscono di fare un video e postarlo su YouTube per fornire prove della metodologia di ricerca. Vedremo...

Vita sociale (quale?)

Rieccomi! Non sono morto... semplicemente lavorando la vita è molto meno interessante di quanto lo è stata la scorsa settimana! Sono passati altri 5 giorni ed il tran tran quotidiano li ha fatti sfumare nelle nebbie della memoria...

Oggi però era venerdì, e da bravo italiano casinista, questa sera volevo uscire e fare qualcosa. Ho quindi chiesto a Tuungi (la mia vicina di ufficio) cosa fa la gente di solito qui nel weekend. La risposta però mi ha letteralmente ghiacciato: "niente, nel weekend tutti lavorano"... O_O

Spero che questa sia l'abitudine della sola comunità asiatica... anche se a dire la verità, a parte me, un portoricano (Retano, Tony knows!) ed un altro italiano, TUTTI gli studenti di dottorato sembrano essere di origine asiatica... mah!

Avvilito, me ne sono andato a correre per l'ennesima volta...
Non sentirete mai più lamenti da parte mia sul dottorato in Italia! :P

Caffè!

Oggi l'ho fatto. Preso dalla disperazione, l'ho fatto. Sono sceso dall'ufficio, sono entrato nello Starbucks che abbiamo giusto a piano terra, e ho ordinato un Espresso. L'ho fatto. Non ce la facevo più. Avevo voglia di caffè, quella voglia che arriva dal profondo, che ti dice "soddisfami, a qualsiasi costo, non importa come, ma fallo subito"...
E... WOW! E' un signor caffè! Intendiamoci, per essere fatto dagli americani, è un signor caffè. Direi che siamo forse meglio delle macchinette automatiche che ci sono in tanti uffici... Ma è buono! Quindi, un problema in meno nella mia american life. Basta andare da Starbucks e la vocina si zittisce. Resta il fatto che costa quasi 2$. Ne berrò pochi... ;)

Run Frankie, Run!

Visto che sotto casa ho un parco spettacolare (Piedmont Park), e che per ogni americano che si rispetti non è immaginabile non andare a fare jogging, mi sono attrezzato e ho cominciato a correre.

Sono andato a comprarmi un paio di fantastiche sneakers (sì, proprio quelle della foto) e via! Devo dire che le performance sono anche state migliori del previsto...
Da notare che il parco è davvero stupendo: c'è l'anello per correre (800mt), e nel centro ci sono due campetti da baseball e due da calcio/rugby. Il tutto mantenuto con una cura incredibile, praticelli all'inglese, anello per corsa in terra battuta con sabbia e viali alberati che nemmeno a Versailles. Poi, volete mettere il piacere di avere simpatici scoiattoli che vi corrono a fianco mentre si passa?? :)

Probabilità...

Problema: qual'è la probabilità che in una città la vostra vicina di ufficio abiti nel vostro stesso palazzo?

Dati:

• Popolazione della città: circa 10 milioni di persone;
• Dimensione della città: circa 350 km quadrati;
• Dimensione del palazzo uffici: circa 500 persone;
• Numero di uffici: circa 100;
• Dimensione del palazzo: 30 piani;
• Alloggi nel palazzo: 360;

Risoluzione:
P = 1.

Incredibile ma vero. Sono andato a presentarmi come nuovo "vicino di ufficio", e lei mi chiede: ma dove abiti? Già. Proprio nello stesso palazzo. Wow!

Il mio ufficio trema

Sì trema. Tanto. L'effetto è quello di essere su un traghetto. Proprio come quando si va in Sardegna.
Se appoggio le braccia sul tavolo, questo vibra. In certi momenti, anche i mobili vanno in risonanza e si sente il rumore. In sottofondo, c'è sempre un tono sordo di vibrazione da grosso macchinario. Probabilmente è la centrale dell'aria condizionata.

D'ora in poi, non chiamerò più "ufficio" il mio ufficio. Lo chiamerò "cabina". Il termine è più che mai appropriato.

Where's the toilet?

O meglio, "where is the restroom"?
Già, perchè oggi ho scoperto che chiedere "sorry, where's the toilet" qui suona un po' come "scusi, dov'è il CESSO?"...
Va bene che sono un gentleman, ma c'è un limite a tutto :)

Il Dottor Dolittle ed altra gente

Oggi ho incontrato il Dottor Dolittle. Era uguale, nero, coi baffi, la faccia simpatica, e grasso. Tanto grasso. In metropolitana gli ho chiesto informazioni: e lui ha cominciato a parlare. Ora so tutto di lui. E' originario della Louisiana, ma ha vissuto 20 anni a NY. Ora si è trasferito qui ad Atlanta, e pensa di restarci per un altro bel po'. GLi paice la città, è molto più tranquilla di NY pur essendo una grande metropoli. Ah, a proposito, non so come si chiama. Ma pazienza. Il suo treno arrivava ed è dovuto scappare. Credo che molto difficilmente lo rivedrò per chiederglielo.
Ma qui circola tanta strana gente. I veri nerd noi non sappiamo nemmeno cosa siano. Non avevo mai visto nessuno circolare con la maglietta di Matlab & Mathworks. E nemmeno nessuna studentessa fare a mano i calcoli delle radici quadrate seduta al tavolino in libreria (libreria, non biblioteca!)...

Dimenticavo: al MGT College hanno il dress code. Business, "to preserve the businesslike image". Tranne il venerdì, che è la giornata Business Casual Dress Day. That's America, baby!

Indirizzo

Se a qualcuno servisse il mio nuovo indirizzo ad Atlanta, eccolo qui. (Antonio, ogni riferimento è puramente casuale!)

Mayfair Tower
199, 14th Street NE
Atlanta, GA 30309

Phone (consierge): 1-404-888-0823
Fax: 1-404-888-0983

La Casa 3 - By night

Visto che non ho un tubo da fare al momento, ho scattato qualche foto alla mia nuova casetta (tanto per cambiare!), cosi vi faccio vedere come è di sera... enjoy!

Georgia Tech College of Management

Vi avevo promesso qualche foto del dipartimento in cui sono, ma questo vale decisamente più di mille fotografie!!

[Click sull'immagine!]

Il mio condominio

Giusto per farvi capire in che razza di posto mi sono trovato la stamberga...



Cosi capite cosa mi tocca sopportare tutti i giorni... uff!! :))

A farewell to Dakota

Bye bye Dakota! Sei stata una fedele compagna per questa settimana!!
Ma magari ci rivedremo :)

Desperate house...man

Fantastico. Ho preso possesso della mia casa e ho anche imparato ad usare gli elettrodomestici. Internet è una gran cosa! Ho una lavatrice (guardatela) in cui posso lavare quasi anche me stesso... Il bello è che è a carica verticale, e si può aprire il portello mentre lava!
Ho anche la lavastoviglie (eccola qui) che ha uno strano concetto di cestelli... Non c'è il posto per i piatti!!

A presto con nuove meraviglie...

La Casa 2 - Il ritorno

Oggi ho fatto spesa. Tanta spesa. Sono andato all'IKEA (che bello, esiste anche qui!! Ma i nomi sono sempre in svedese, niente paura!), poi da Kroger, da Trader Joe's e infine da Target. Ho speso la mia bella paccata di $$, ma sono felice e contento. Ora la mia casa è praticamente finita. Ho i mobili, li ho anche montati, e li ho anche quasi riempiti. Che bello!

Questo è l'effetto finale delle mie fatiche quotidiane:

Anche se in mezzo sembra vuoto, ci vuole il posto per il letto! Che ovviamente, come nei più classici monolocali, esce a sbalzo dall'armadio beige...
Ho attrezzato anche la kitchen, tavolo e sedie:


Per ora è molto asettica, ma col tempo la renderò un po' più vissuta...
A breve dovrebbe arrivare anche una piccola TV, da collegare al famoso cable della cable-TV!
Mica male giocare all'arredatore...

Frankie's got a home!

Ecco qui ce l'ho fatta! Mi sono anche preso una casa!!
Per ora è tutta vuota... come potete vedere.
Al più presto metterò anche qualche mobile!


Ah, dimenticavo... c'è anche la cucina!!

Ma che bella Atlanta

Visto che la tecnologia moderna fa meraviglie, ecco una panoramica di Midtown Atlanta!
Se cercate bene, trovate anche i due grattacieli che ci sono nella foto dietro al titolo del blog! Non è difficile... Midtown è la zona in cui abito, la mia casetta è nella torre bianca con le piramidine nere più a sinistra. L'avete trovata?


E per non lasciare nulla al caso, ecco qui anche una bella vista del palazzo del College of Management (quello sulla destra, col buco in mezzo). Il mio cubicolo è li dentro da qualche parte!

I'm a legal alien

Ecco fatto, dopo aver fatto il chek-in alla GATech ieri, oggi sono stato "orientato" su tutto quello che bisogna sapere sul mio status di legal alien in america.
E' bello sentirsi a casa. Anche se pensavano che io arrivassi dalla Cina.

Ah, dimenticavo: sono anche un nuovo (e poco felice) cliente T-Mobile. Chi vuole il mio numero, chieda!

Frankie's got a work!

Oggi sono stato in università. Una vera università americana. Il mio dipartimento è vicino al campus, e ad un paio di traverse di distanza ci sono tutte le case delle confraternite. Oggi evidentemente era giornata di grandi riorganizzazioni: da Alpha-Omega-Pi zappavano il giardino, da Theta-Beta-Gamma lavavano il marciapiede, etc. Alla Christian Fellowship c'era anche la classica ragazza seduta al banchetto che vedendomi passare mi ha chiesto se volevo la limonata...

Io però passavo di lì con uno scopo: fare il check-in alla GATech. E l'ho fatto. In tre ore.
Sono stato nell'ordine dalla responsabile del personale del College of Management, all'ufficio studenti internazionali, all'ufficio risorse umane, all'ufficio tesserini (la BuzzCard!), all'ufficio parcheggi e all'ufficio sistemi informativi che mi ha attivato il pc (portatile e anche fisso, che mi hanno gentilmente dato in uso). Non ho mai visto un'efficienza simile sulla faccia della terra!!

Poi sono stato nel mio nuovo ufficio. Room 4275. E qui mi sono sentito un vero americano. E' un ufficio-cubicolo. Dimensioni: 3x2. Contenuto: 3 cubicoli e una libreria. Basta. Niente finestre. Niente distrazioni. Solo lavoro!

Però il palazzo merita di essere visto, metterò foto al più presto. Molto scenografico, davvero suggestivo. L'unica pecca è che ogni singolo pezzo (e con questo intendo: ogni ufficio, rampa di scale, ponte di collegamento tra le sezioni di piano, atrio, spiazzo davanti agli ascensori, etc...) è dedicato a qualcuno. Sembra di lavorare in un cimitero!! Non ho idea se i nominativi siano di persone passate a miglior vita, ma nel caso, che brutto! Chiederò, cercando di essere il più politically correct possibile...

Sto anche cercando una casa, sono in trattative, darò notizie ASAP :)

Frankie's got a car!

Ebbene si, ho affittato la famosa macchina.

Che è un'auto compatta (cosi me l'hanno definita).
Costa solo 49.99$ al giorno.
Fai il pieno con soli 50$.
Ma li beve in due giorni.
Perchè è un 3.7 V6 a benzina.
Ha 210 HP.
E' una Dodge Dakota.
5,5 metri di puro acciaio americano.

Posso solo aggungere DE-HI-HO!

PS: le foto non rendono giustizia...

...ma sei nato in Italy!

Ecco qui, sì, sono proprio nato in Italy!
Tanto che la tentazione di provare un "ristorante italiano" (scritto così sull'insegna) ha avuto la meglio già alla seconda sera negli States.

E quindi, Veni, Vidi, Vici!
(http://www.buckheadrestaurants.com/vvv.html)
E qui ho scoperto che si può mangiare bene all'italiana anche se il proprietario è un greco, e chef e camerieri sono americani che più americani non si può. Ho rischiato anche un espresso, che la mia simpatica cameriera Heather è riuscita a fare bene!
Ci tornerò!

Tu vuo' fà l'ammericano...

...ma son nato in Italì!
Provo a raccontarvi qualcosa del tempo passato in USA. Vediamo se ne sarò capace!