giovedì 11 settembre 2008
Parchimetri (o park-o-meters)
Oggi stavo pranzando sotto l'ufficio, comodamente seduto, e guardavo la gente che passava per strada. Strani questi americani. La mia attenzione è stata però attirata dall'omino dei parchimetri, una figura professionale sconosciuta a noi europei. Visto che qui la sosta è sempre a pagamento, ci sono migliaia di parchimetri disseminati sui marciapiedi della città. L'omino dei parchimetri ha il compito di mantenerli in perfetta efficienza. Giusto. Quindi, passa periodicamente a controllare che tutto funzioni. Evidentemente, in quello vicino a dove ero seduto io, qualcosa non andava. Al che l'omino dei parchimetri ha estratto la sua chiave magica e l'ha aperto. Ha smontato il meccanismo interno, e ha cambiato la pila di alimentazione. Si, la PILA. Questi cosi vanno a pile. Due da 9volt per la precisione. Non mi era passato nemmeno per la testa che queste macchinette non fossero alimentate da energia proveniente dalla rete elettrica. Però, a pensarci bene, la cosa è naturale. Noi siamo abituati a fare buchi per terra e trovare magicamente cavi che trasportano energia elettrica, quindi alimentare un parchimetro è una banalità. Qui invece l'energia elettrica piove dal cielo: niente cavi interrati, solo meravigliosi grovigli aerei. Ve l'immaginate un cavo che scende dall'alto per ogni parchimetro?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento